IL CUORE PROTETTO
In sessione spesso emergono: resistenze, credenze e rigidità limitanti che impediscono alla persona di attuare un cambiamento utile ad uscire da una situazione di disagio, ostacolando, di fatto, il processo di raggiungimento dell’obiettivo fissato.
A volte mi capita di usare la metafora della contrattura muscolare e del fisioterapista, che deve sciogliere tutte le tensioni che si sono create attorno al muscolo contratto come meccanismo di difesa. (Esperienza personale quale giocatrice di tennis della domenica) 😉...
Siccome amo le metafore e ho una fervida immaginazione, da questa analogia è nato il racconto del cuoricino 💕che inciampò e prese una storta.
“C’era una volta un cuoricino che prese una storta: inciampò in un’esperienza che gli causò un forte dolore. Siccome era ancora un cuore giovane trovò rapidamente una strategia di difesa per attutire la sofferenza.
Come per una contrattura, i muscoli, che in questo caso erano emozioni e pensieri, fecero un patto e costruirono uno scudo rigido e resistente che proteggesse l’organo ferito.
Tuttavia con il passare del tempo portare e reggere il peso dello scudo era diventato più pesante e doloroso della storta iniziale. La rigidità teneva il cuore stretto e immobile e la resistenza ostacolava una qualsiasi deviazione o cambiamento!
Ma come può crescere e vivere un cuore chiuso e nascosto dietro uno scudo? Come farà nuove esperienze? Cosa sarà in grado di imparare. Come diventerà più forte? “
Qui finisce la storia del cuoricino che inciampò! Vi lascio il tempo di riflessione. Un bel respiro e iniziamo un viaggio alla scoperta di SE’ senza scudi. Sei pronto/ta?
Ti aspetto!
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